Che cos'è la prospettiva? Una rappresentazione grafica che ci permette di tradurre lo spazio tridimensionale su una superficie bidimensionale, come un quadro. Ma più in senso filosofico è la capacità dell'arte di disegnare o dipingere illudendo l'occhio di chi guarda e portando lo spettatore ad assumere gli occhi dell'artista stesso, a mettersi nella posizione che l'artista ha pensato per lui. La prospettiva è come una finestra e un dipinto che impiega la prospettiva è come una continuazione del nostro mondo nella sua versione illusionistica e verosimile, rappresentata. È uno strumento razionale in cui ciò che gli occhi vedono e ciò che la mente concepisce possono coincidere.
Il primo artista che ha messo a punto il metodo scientifico è stato Filippo Brunelleschi intorno al 1420. Scopriamo come è arrivato a elaborare la prospettiva centrale che diventerà strumento di rappresentazione "obbligato" per gli artisti rinascimentali e in generale per tutti gli artisti che da quel momento in avanti vorranno dipingere la realtà come i nostri occhi la vedono, in modo verosimile.

00:00 L'inizio del primo Rinascimento e Brunelleschi
02:16 Il progetto per Santo Spirito
02:50 L'uomo al centro e l'esperimento di Brunelleschi
05:30 La prospettiva centrale (e asimmetrica)
07:07 Se ci spostiamo cambia il modo di vedere il mondo
07:29 Argan: "lo spazio percepito che coincide con lo spazio concepito dalla mente"
08:09 Una riscoperta dagli antichi? (Viaggi a Roma)
09:19 Annunciazione di Duccio di Buoninsegna (1308-1311)
11:22 Annunciazione di Ambrogio Lorenzetti (1344)
11:52 Alberti, il De Pictura (1435) e le regole scientifiche
12:49 Visione analitica e matematica della realtà (commerci)
13:39 La prospettiva nel '400 (l'illusione dello spazio-finestra)
15:03 Berger: solo un luogo alla volta (punto scelto dall'artista)
15:46 Spariscono i p.v. in compresenza medioevale (p.v. unico individuo)
16:20 Esempi di spazio misurabile razionale
17:03 Arte non solo meccanica, ma liberale, del pensiero (valore del fare)
17:55 L'artista guida l'occhio dello spettatore