Motivazione e abitudini per raggiungere obiettivi a lungo termine - L'intervista a Pietro Trabucchi
Psicologia - Luca Mazzucchelli Psicologia - Luca Mazzucchelli
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 Published On Jul 16, 2021

Qual è il segreto per raggiungere gli obiettivi a lungo termine? È meglio inserire delle buone abitudini o lavorare sulla nostra motivazione? In questa intervista con Pietro Trabucchi approfondiamo il rapporto tra motivazione e abitudini, sottolineando l'importanza di instaurare un buon sistema di abitudini che vadano a sostegno della nostra motivazione.

Trabucchi ci parla anche della differenza tra motivazione estrinseca e motivazione intrinseca, e ci spiega che è proprio grazie a quest'ultima che siamo in grado di perseverare nel raggiungimento dei nostri obiettivi a lungo termine.

Ecco il minutaggio dell'intervista con i principali argomenti trattati:
0:00 Introduzione
0:27 Come ho conosciuto Pietro Trabucchi
1:33 Il rapporto tra motivazione e abitudini per raggiungere obiettivi a lungo termine
6:45 Le critiche di Trabucchi ai motivatori e il caso di Julio Velasco
8:38 Come nascono le passioni
10:27 Perseverare quando la motivazione cala: l'importanza delle abitudini
12:36 Le abitudini vincenti che hanno portato Trabucchi a scalare l'Everest
17:00 Strategie per imparare a gestire la fatica e lo stress
18:25 Come far sposare ai propri figli delle buone abitudini

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LM: “Quando ci siamo incontrati io parlavo di abitudini e tu di motivazione; ci studiavamo per capire quale fosse l'incastro tra questi due concetti. Che idea ti sei fatto?"

PT: "io credo che la visione che oggi abbiamo della motivazione è una visione che si presta a un sacco di alibi: quindi la motivazione come qualcosa di esterno, che ti devono dare gli altri. In realtà è ormai assodato e accettato dalle neuroscienze: la motivazione è un processo che avviene a vari livelli.

C'è un primo livello molto semplice che evolutivamente noi condividiamo con gli altri animali, quindi un processo che facilita il raggiungimento di alcuni obiettivi che sono a breve termine. Questo processo si basa sul sistema dopaminergico ed è un po' quella che popolarmente si chiama "la motivazione di giornata" che però si esaurisce in fretta.

Ciò che ci differenzia dagli animali però è che essi non hanno bisogno di lavorare su motivazioni a lungo termine perché non hanno obiettivi, diciamo, a lunga scadenza. Al contrario, tutta la vita umana è declinata su obiettivi che verranno in futuro.

Che cos'è che consente agli esseri umani ad andare avanti e raggiungere gli obiettivi? Il livello più alto di motivazione che, popolarmente, definiamo - passione - e che gli psicologi chiamano - motivazione intrinseca -. Possiamo anche chiamarla - automotivazione -, nel senso che non c'è una gratificazione immediata, perché la gratificazione è in quello che fai.

A questo proposito, le abitudini sono sicuramente uno strumento su cui, diciamo, questa motivazione si appoggia. Perché l'atleta che tutti i giorni deve farsi venti chilometri la mattina e venti chilometri la sera o fa diventare questa cosa un abitudine o, se questa scelta diventa frutto di un processo decisionale che lui deve fare tutti i giorni, diventa insostenibile da un punto di vista dell'economia interna del suo cervello. Per cui l'abitudine, in realtà, è molto legata alla motivazione.

C'è un concetto forse un po' nuovo, nel senso che non siamo molto abituati a vederla così,
ma una cosa che io sostengo è che le basi dopaminergiche della motivazione (cioè come nascono le passioni) nascono di solito in una relazione significativa."

Che cosa fa appassionare, per esempio, un bambino a suonare il violino? Non c'è niente
di innato nel violino: per il bambino, un violino è un pezzo di legno con delle corde. Ma
ti appassioni perché c'è qualcuno che te lo fa amare, che te lo fa apprezzare, e intendo
proprio nel senso etimologico del termine. Cioè ti fa dare un valore, un prezzo; ti emoziona. Allora questa cosa diventa un piacere.

Poi è chiaro che non basta la dopamina: Se tu vuoi diventare un grande violinista devi inserire delle abitudini, una routine. Perché altrimenti tanta gente è velleitaria. Cioè ti piacciono delle cose, magari sei anche portato, però poi non sei capace di far diventare questa cosa uno stile di vita, un'abitudine. Non riescono a fare quello che praticamente è l'allenamento, che è il processo secondo me fondamentale per gli esseri umani per sviluppare le loro capacità."

Magari siamo più portati per alcune cose e meno per altre, ma tutti possono (se si
allenano, se addestrano le loro capacità) crescere. Per cui tutto quello che io ho predicato l'ho anche fatto cercando proprio di far diventare queste azioni delle abitudini."

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